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Vittoria viene ritrovata morta nella vasca da bagno, uno stupido incidente, una fine improbabile. Il paese, Scauri, dove si è trasferita vent’anni prima in compagnia di una donna più giovane, accetta, perché sa capire le disgrazie e tace, Lea Russo invece no. Lea, che fa l’avvocato, ha un marito, due figlie e una vita ricca di impegni, è sempre stata affascinata da Vittoria. Non vuole accontentarsi di ciò che ha avuto sempre davanti agli occhi. Vuole capire come è morta e chi era davvero.

Si sa dove si parte ma non dove si arriva: nel mezzo un sacco di cose, tutte quelle che riesce a tenere insieme Chiara Valerio. Ogni martedì mattina, sul Post e sulle piattaforme.

The voice in the desert, beyond a skillfully written novel, is also a series of notes masterfully expressed by the amazing pen of Valerio Di Stefano.

La matematica rivista come prassi politica, e non solo come teoria, è un formidabile esercizio di democrazia: come la democrazia si fonda su un sistema di regole, crea comunità e lavora sulle relazioni. Come la democrazia, la matematica amplia ma non nega. Studiando matematica si capiscono molte cose sulla verità. Per esempio che le verità sono partecipate e pertanto i principî di autorità non esistono; che le verità sono tutte assolute ma tutte transitorie perché dipendono dall'insieme di definizione e dalle condizioni al contorno.

Giulia sta con le gambe fuori dalla ringhiera del balcone e perde una scarpa. Marco vede la mamma che si butta come per raccoglierla. Questa prima incomprensibile tragedia ha sui personaggi che la soffrono l'effetto di unirli per sempre rendendoli incapaci di stare insieme: la nonna Agata che dimentica gradualmente i nomi e le cose, la nipote Giulia che viaggia e torna senza saper tornare, Marco che vorrebbe una donna e ne ha un'altra, Leni che passa da una casa all'altra portando i suoi favori: nessuno riesce a dare o darsi un po' di felicità.

Coronavirus, la paura della variante inglese: Virus, la matematica delle varianti e i due problemi da risolvere, di Chiara Valerio; Virus, l'incubo varianti frena lo sci. E lo stop arriva in zona Cesarini, di Michele Bocci; Il virus mutato fa paura ma sul lockdown è scontro. I due partiti degli esperti, di Michele Bocci; L'epidemiologo Vespignani: "La variante inglese è destinata a raddoppiare nelle prossime due settimane", di Elena Dusi; Coronavirus ed economia, la trappola dell'incertezza, di Sergio Rizzo.

La maaledizione del virus: Maledetto virus, mi hai insegnato ad avere paura dei miei figli, di Francesco Piccolo; Coronavirus, tante donne perdono il lavoro. Per reagire investiamo sulle reti sociali, dalla sanità alla scuola, di Linda Laura Sabbadini; Le mille misure della distanza con la variante di Dracula, di Chiara Valerio; AstraZeneca cambia il piano vaccini, le persone fragili senza precedenza, di Michele Bocci.

Alessio Medrano da bambino costruiva tabelline con i sassi e controllava, da un anno all'altro, che dall'elenco del telefono non fosse scomparso nessuno. Oggi che ha trentacinque anni, della matematica ha fatto un mestiere e sta creando un fondo finanziario molto conveniente: compra, per poi rivendere, le polizze di clienti che non vogliono più pagare la propria assicurazione sulla vita. O non possono. È un investimento sicuro: "le persone si fidano di me perché dico una cosa che già sanno, e cioè che tutti muoiono".

קרלה רצתה אותו עד לנקודה מסוימת, והוא רצה אותה מנקודה מסוימת והלאה. והנקודה הזו היא האפשרות היחידה עבור שניהם. בוקר אחד, בתום לילה חסר מנוחה, התעורר אַנְדרֶאָה דִילֶבָה במיטתו, בלי לב. הוא אינו מת, כמובן, אבל אולי גם אינו חי. הוא פשוט נעלם תחת עיניהן החמורות והפזורות של הנשים (הרבות מדי?)

Che differenza c'è tra danzare per far piovere, e schiacciare un tasto per illuminare uno schermo? In entrambi i casi, un movimento del nostro corpo fa accadere qualcosa. Nel primo caso, la danza della pioggia si rivolge a una qualche divinità e il dispositivo che ne attiva l'intervento è il nostro corpo. Nel secondo caso il dispositivo è un prolungamento del corpo. Norbert Wiener, matematico, sottolineava, già negli anni Cinquanta del Novecento, la pericolosa e facile identità tra religione e tecnologia.