
L'importanza dei big data e degli small data nell'agricoltura di precisione
Food rEvolution 5
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Lu par :
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Chiara Albicocco
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De :
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Chiara Albicocco
À propos de cette écoute
Food rEvolution, cosa significa? Food rEvolution è un drone che sorvola un campo di mais. Food rEvolution è il naso elettronico che valuta la qualità di un formaggio. Food rEvolution è uno spiedino di millepiedi, una frittura di meduse, ma anche un'ostrica grattugiata. Food rEvolution è il wi fi nel vigneto. Food rEvolution è la lasagna degli astronauti. Food rEvolution è il lettore a infrarossi che seleziona le ciliegie. Food rEvolution è la merendina di cui mangi anche la carta che la avvolge. Food rEvolution è il biocarburante ottenuto dal letame. Questa avventura fatta di racconti, esperienze innovative e casi di successo descrive un futuro prossimo. Le innovazioni tecnologiche stanno cambiando il mondo dell'agricoltura e dell'alimentazione, in meglio.
Si stima che nel 2020 arriveremo ad avere circa 24 miliardi di oggetti connessi, anche il settore agrifood sta attraversando questa rivoluzione. I dati arrivano dai satelliti, dalle previsioni meteo, ma anche dalle piante di un campo di grano, dalle serre degli ortaggi e dalla stalla dei bovini. Queste numerose informazioni rappresentano un supporto insostituibile per l'agronomo che deve prendere decisioni tempestive e determinanti per la resa dei raccolti. Chiara Albicocco intervista Matteo Ruggeri, responsabile tecnico filiera cereali di Horta, spin off dell'Università di Piacenza.
I big data e gli small data sono alla base dell'agricoltura di precisione. In questo contesto descriviamo una case history importante per lo scenario alimentare italiano: è con noi Marco Silvestri, responsabile della ricerca agronomica di Barilla. Conoscere la variabilità di tutti i fattori - anche nel lungo periodo - permette di agire in maniera puntuale, ottimizzando le rese, limitando i trattamenti fitosanitari e risparmiando le risorse idriche. Come ci spiega Luigi Ponti, responsabile del Progetto MedGold di ENEA.
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